mercoledì 28 giugno 2017

12) New York e la fine del viaggio

Passata l'ultima notte all'ostello di Toronto e con uno zaino che ormai pesa un quintale, faccio passare la mattinata nei pressi ancora di Yonge Street, quindi prendo un taxi e mi faccio portare alla stazione Greyhound; un autobus diretto mi porterà a New York city; nonostante tutti giorni passati in giro, un Greyhound con la scritta New York come destinazione non può fare a meno di emozionarmi.
Il pullmann è pieno, non c'è neanche un posto libero, e mi dispiace molto; sarà un viaggio parecchio lungo.
Dopo circa un ora arriviamo a Buffalo e si rientra negli Stati Uniti; ancora mille domande, le solite, ancora stupore nel vedere il timbro di Laredo. ; passa anche questa, dopo una tappa a Syracuse riesco a dormire un pò; quando mi sveglio vedo l'inconfondibile skyline newyorchese....


Sono arrivato a New York e sono le 8 del mattino; ho il volo per Milano Malpensa alle 20; penso a cosa fare; avrei voglia di andare direttamente in aeroporto, sono distrutto, i piedi mi fanno male da giorni e sembra che non mi vogliano più portare, lo zaino strapieno e pesantissimo non riesco quasi a spostarlo......
Ma sono a New York, mi dico? posso non fare un giro a downtown Manhattan? No non posso; cerco un deposito bagagli che a Port Authority non esiste, lo trovo poco distanteall'incrocio tra la quarantesima e la nona; torno a Port Authority prendo la metro ed esco alla fermata World Trade Center, vedo i cantieri che costruiscono la nuova Freedom Tower, foto obbligatoria a Walla Street, ma sono veramente troppo stanco; arrivo al Battery Park e su unas panchina dichiaro concluso il mio viaggio.
Vado al Jfk, questa avventura straordinaria, meravigliosa affascinante è terminata.
Mentre aspetto il mio volo mi abbandono ai ricordi; Cuttà del Messico, il cafè El Popular e il suo cafè con Leche sembrano lontani anni; penso a tutte le persone che ho conosciuto, sopratutto agli homeless di New Orleans, alla loro vita, così diversa e uguale alla mia.
Troppe emozioni, troppa stanchezza, troppa felicità.....
Mentro mi sto per addormentare cullato da questi pensieri, una coppia vicino a me parla in una lingua che non sentivo da più di quaranta giorni; questo suono dolce accarezza le mie orecchie, li guardo con un misto di meraviglia e di affetto...loro ovviamente non possono capire.....
Sono a casa..... 



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