sabato 1 luglio 2017

9) Chicago

un salto di due ore di volo ed eccomi in pieno MidWest; la terza città più grande d'America mi accoglie.
Prendo il treno della metropolitana che mi porta nel Loop, il cuore di Chicago; 5 $, qui tutto è veramente caro; minfatti per le tre notti che mi fermerò qui, ho scelto per dormire l'Hi hostel, con 30 $ a notte me la cavo, può bastarmi, e poi à proprio nel centro del loop.
Certo, i letti king size dei motel del sud mi mancheranno parecchio.....
Dai finestrini del treno vedo i grattacieli diventare sempre più alti; arrivo alla mia fermata, Monroe street; l'ostello, situato in East Parkway 24 è a pochi passi.
Mi sistemo in camera, e dopo aver riposato un pò esco ad esploare i dintorni; anche qui c'è poca gente in giro, qualche bus solitario, gente che dorme sulle prese di aria calda.....
La mia prima giornata inizia; mi dirigo verso il grattacielo più alto degli Stati Uniti (che sarà superato dalla Freedom Tower di New York), la Sears Tower, che ora si chiama willis; c'è parecchio traffico e mi sembra di essere in un film; le macchine, le persone, i grattacieli...scene che ho viste tante volte ancor prima di essere qui.
Compero il biglietto; 23 $ pr salire allo skydeck situato a 443 metri di altezza; ci penso un attimo.....mi sembra troppo caro....ma poi, penso se abbia senso venire fino a qui e non salire in cima......e quindi compero il mio biglietto.
L'ascensore ci mette poco più di un minuto a raggiungere la cima; man manio che si sale un monitor mostra le altezze che si raggiungono...la Tour Eiffel, l'Empire State Building....
Arrivati, la vista è incredibile, tutta Chicago è ai nostri piedi; ci sono dei terrazzini in plexiglass doce l'effetto vertigine è assicurato....il pavimento trasparente fa girare la testa....lunghe code si formano per fare le foto in questi punti, anche se non proprio tutti se la sentono.
Si, valeva la pena salire fin quassù...i grattacieli, il panorama, il lago Michigan all'orizzonte....ancora una volta in questo viaggio davvero resto senza parole....







Il pomeriggio lo dedico invece a una lunga passeggiata sulle sponde del lago Michican; raggiungo il Millennium park, dove è presente una scultura che tutti chiamano il fagiolo; la foto con i grattacieli che si specchiano dentro è una di quelle obbligatorie.
Raffiche di vento gelido mi fanno capire perchè questa città  è soprannominata la windy city. 
Continuando a camminare lungo le sponde del lago Michigan vedo gente che fa jogging, mamme con i bambini che passeggiano, penso alla vita quotidiana da queste parti, fino a quando raggiungo il Navy Pier; è un centro commerciale molto famoso a Chicago che ospita abche il negozio Chicago sports; qui è possibile trovare ogni souvenir legato alle squadre della città, i Cubs e i Bulls; devo portare un bel pò di ricordi agli amici che me li hanno chiesti.







Sono carico di borse e stanco morto, mi concedo un taxi fino all'ostello e una cena al Cafecito, bar cubano che è proprio sotto all'ostello.
La notte è passata bene, ma la stanchezza di questo viaggio comincia ad accumularsi; oggi è una giornata tranquilla, non ho mete particolari da raggiungere; voglio godermi l'atmosfera di questa città senza tabelle di marcia da rispettare.
Cammino verso North Michigan Avenue, nel tratto di strada che prende il nome di Magnificent mile, negozi eleganti, hotel inavvicinabili, il municipio di Chicago immensi, una statua di Lincoln che saluta chi gli passa davanti.
Mi concedo un hamburger e una birra al Rudy's, eccellente, alla modica cifra di 23 $ e spicci, che arrotondo volentieri a 30; la cameriera è simpatica, e poi qui la mancia è praticamente obbligatoria.
Cammino ancora tutto il pomeriggio, e mi sento veramente felice; questa è la città più bella che ho visto finora, quella in cui vorrei vivere.
C'è un'atmosfera particolare, mi sento di poetr dire che è questa, e non New York la città più americana di tutte.
Chicago E' L'America.












Oggi torno all'ostello felice ma stanco, mangerò qualcosa al cafecito e poi a nanna.
Il terzo giorno di permanenza a Chigago lo dedico a una gita fuori porta; prendo un autobus Greyhound e vado a Milwaukee, nel vicino Wisconsin; tornerò in città solo a sera inoltrata; il mattino dopo lascio i bagagli all'ostello; torno sulle rive del lago Michigan, mi concedo ancora mezza giornata di vento e di atmosfera di questa città che amo veramente molto.
Con lo zaino che ormai è diventato una montagna mi dirigo alla stazione Greyhound; aspetto però il buio per scattare ancora una foto all Sears Tower illuminata; alle 23 ho l'autobus che mi porterà in 12 ore a Toronto, con cambio a Detroit.
La città illuminata è veramente un sogno, le luci dei grattacieli che si riflettono nei fiumi sono uno spettacolo indimenticabile....vorrei non finisse mai questa passeggiata....
Alle 21 arrivo al capolinea Greyhound....l'atmosfera è veramente pesante....tutte le panchie e i sedili sono occupati da homeless che dormono, nonostante la security all'ingresso dovrebbe impedirlo....
Per la prima volta noto un clima ostile, e non sono trooppo tranquillo; vado al diner a ordinare qualcosa....anche qui noto poca simpatia nei miei confronti, mi sento un intruso; la signora che frigge qualcosa dice qualcosa che non comprendo, altri sogghignano.....non è posto da turisti questo, almeno a sera inoltrata.
Me ne vado in fretta, trovo un posto dove attendere il mio Greyhound, di fianco a una famiglia di mormoni amish che aspettano il mio stesso bus; i loro vestiti fine '800 mi affascinano e gli rubo qualche scatto.
Sarà il mio ultimo sguardo su Chicago,   







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